“Il cuore è la chiave, aveva detto. Forse era solo un modo di dire; in ogni caso senza sapere il perché, riposi il libro nello zaino: sarebbe stato come riportare il nonno lì. Infine presi la cartina per le escursioni e andai a letto, con la trepidazione nello stomaco per il viaggio.”
Un indovinello. Un diario. Un medaglione. Sono questi gli elementi che contraddistinguono il viaggio di quattro ragazzi, Davide, Chiara, Mattia e Federico. Un viaggio alla scoperta di una civiltà, di un mondo fantastico. Un viaggio alla scoperta di se stessi e del valore dell’amicizia. Un corpo a corpo con le proprie fragilità ed il proprio coraggio. Un cammino alla portata di tutti. La storia di una rinascita che passa dal dolore e si trasforma in fiducia, in se stessi e negli altri.
Questo è il ricco menù proposto da Paolo Barbaro attraverso il suo libro, una storia avvincente fatta di avventura, suspense e viaggi misteriosi, in cui i giovani protagonisti ci regalano valori e profondità d’animo. Emozionanti le parti in cui il protagonista Davide ricorda il nonno, frutto di un processo metabolico del lutto necessario per lo sviluppo della storia. Tanto materiale è autobiografico ma allo stesso tempo comune: il dolore e l’accettazione, il fascino per l’avventura e la curiosità, l’amicizia e l’amore.. tutti spunti in cui è facile riconoscersi. Le parti descrittive funzionano bene e i paesaggi realistici trasportano i lettori tra i contorni della terra lucana.
Un libro veloce ma non banale, che lascia sorpresi per i risvolti tutt’altro che scontati.
Consigliato a chi è alla ricerca di libri che raccontano legami forti come radici.
Un abbraccio, 3SOB.